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martedì 10 maggio 2016

Il coro degli angeli



Le loro voci erano soavi come quella di uno stormo di magnifici usignoli uniti in un unico cinguettio.
I loro sorrisi vivaci e allegri.
Erano dieci belle ragazze con la passione per il canto che condividevano anche la fede in Dio. Cantavano nel coro di una chiesa dopo raramente continiavano a stare insieme per pizzate o giri fra i negozi ma la loro amicizia era comunque profonda, sentivano di appartenere a qualcosa di più grande e più bello della loro singola identità.
La loro "Ave Maria" era così bella e perfetta che quando la cantavano (o nelle prove o durante le messe) riusciva a elevare al cielo la fede che provavano nel cuore. Tutt'e dieci ringraziavano Dio per averle fatte arrivare lì a cantare, insieme,  in quel coro.
Illuminate erano anche le persone che le ascoltavano.
I loro angeli custodi guardandole tutte sorridenti, prese dalle canzoni sacre che soavi cantavano, si sentivano fieri delle loro protette e gioiavano unendosi alle loro voci. Le persone in chiesa non potevano udire le voci angeliche ma quando anche i propri angeli custodi prendevano a cantare, avvertivano nel cuore una gioia indescrivibile.
Mentre i dieci angeli custodi coinvolgevano in quel canto tutti gli angeli custodi di quelli che udivano le voci delle protette anche dal cielo qualcuno si univa al coro.
Tutti gli angeli dei cieli sorridendo si univano al canto. Dai cherubini agli arcangeli. L'amore e la pace si propagavano nel cielo e sulla terra e Dio guardava quel coro di dieci ragazze e annuiva fiero.
Tutto ciò che è bello, spesso, viene insidiato dal male.
Il male che vedeva le ragazze migliorare giorno dopo giorno e provava invidia, poiché i suoi figli peggiorano di giorno in giorno.
Il male che le vedeva unite e provava rabbia, poiché i suoi figli si dividono.
Quel male che le guardava ridere e andare d'accordo e provava odio, poiché i suoi figli fanno guerra anche a costo di distruggere cose belle.
Fu allora che il male decise di intromettersi e Dio lo lasciò fare sperando che le sue figlie tanto brave e fedeli superassero quelle prove.
La prima prova fu quando una sola di loro dieci era stata scelta per un lungo assolo. L'invidia delle altre fu così grande da farle discutere alla prima occasione.
Una delle ragazze approfittando dell’assenza di quella ragazza tanto invidiata a una prova le rubò l'assolo.
La discordia e le liti si erano insinuate nel gruppo.
Un'altra prese a rinfacciare gelosie alle altre, e in quella discussione qualcuna si vantò di essere più brava e più bella.
I giorni avanzavano, le dieci ragazze cantavano tuttora bene ma dentro i cuori di alcune aveva preso a insidiarsi l'odio.
La gente ammirava ancora la loro bravura ma i loro angeli custodi le guardavano in silenzio avvertendo che la loro devozione mentre cantavano non era più come prima.
Dal cielo Dio le guardava sperando che vincessero il male che le stava mettendo alla prova.
Un altro giorno due ragazze litigarono perché una aveva comprato il vestito che l'altra aveva addocchiato da prima. Le altre presero a prenderle in giro per la stupidità della lite.
Si erano creati dei gruppetti e fra di loro, col passare dei giorni, volavano tremende cattiverie.
Qualcuna provò a ricordare che erano un gruppo ma ormai il gruppo si stava dividendo.
Le litigate si erano fatte più frequenti e ingigantite. Finivano per discutere tutte e dieci, dicendo ognuna le proprie cattiverie e ricevendone altre a sua volta.
Ora non cantavano più come il soave coro che erano state, anzi facevano accordi discordanti e spesso qualcuna partiva in anticipo per far risuonare la sua voce prima delle altre.
Sentendo la discordia impadronirsi di quel canto, i loro angeli custodi piangevano.
Anche gli altri angeli iniziavano a piangere provacando un fastidioso malessere ai loro protetti.
Nel cielo risuonava il pianto di tutti gli angeli come un lamento unico.
Ascoltando i suoi angeli Dio guardava le sue dieci figlie e si rattristiva. Prese a versare lacrime che si riversarono sulla terra sottoforma di.pioggia.
Pioveva!
Il tempo non rallegrava né calmava di certo l'umore di quelle ragazze.
Piano piano alcune lasciarono il coro, altre restarono ancora.
Finì così quel gruppo di dieci ragazze che insieme riuscivano a far cantare gli angeli in cielo. Non sembravano più voler tornare unite e serene come prima, alcune faticavano persino ad ammettere quanto fosse bello il ricordo degli attimi lì... unite a cantare per loro ma sopratutto per la loro fede!
Dal cielo Dio aspetta paziente che queste ragazze superino le prove del male e tornino a fare cantare gli angeli in terra e in cielo.