Camminava come se volasse.
Si stagliava legiadra contro il cielo.
Se avesse voluto, chissà, avrebbe potuto afferrare le stelle eppure preferiva guardare in basso.
Non era la fama o il bisogno di glorie che la faceva essere così grande e irraggiungibile ma il suo amore per i sogni.
Lei, l'acrobata, che camminava su una fune, sotto un telone variopinto e in basso vedeva gli sguardi sognanti dei bambini. Il suo scopo di vita era regalare un sogno a ogni sua esibizione.
Per questo era grande fra i grandi, era un'artista vera la cui unica ambizione era rendere felici coloro che la guardavano, sopratutto se bambini.
Non mirava al cielo, anche se spesso quando invece che sotto a un tendone, si esibiva sotto le stelle avrebbe potuto saltare e far suo il cielo.
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