giovedì 20 ottobre 2016

Il mare



Il cielo era incredibilmente limpido quel giorno, si rispecchiava nel mare confondendosi in un tutt'uno.  Le onde quasi impercettibili disegnavano piccoli segni sfumati in quel magnifico azzurro.
Sulla sfonda fra giunchi e Oleandri, all'ombra di un prosperoso ulivo dalle foglie colorite, c'era una ragazza che osservava il mare.
La pelle dorata dal sole, i capelli svolazzavano leggeri e il suo viso cercava qualcosa che sembrava non arrivare da giorni.
Il mare sembrava assorbire tutti i suoi pensieri e nulla riusciva a distogliere la sua attenzione.
Quando era solo una ragazzina il mare le aveva portato via il padre. Quella maledetta battuta di caccia che era finita per diventare rottami di legno in mezzo al mare in tempesta, un intero equipaggio inghiottito fra le onde!
A quell'epoca però lei era troppo piccola per stare lì ad aspettare... ora che era una madre, lasciava i suoi figli a letto e aspettava suo marito.
Sì, rano molto giovani ed erano ancora pieni di sogni, speranze e progetti eppure sembrava quasi che il destino infausto gli stesse giocando un brutto scherzo.
Il solo pensiero che il mare potesse prendersi tutto era un turbinio di malesseri nel suo cuore. Già una volta aveva svuotato la sua vita portandole via il padre, non poteva portarle via anche il padre dei suoi figli.
Combattivo e gorgogliante il mare s'infrangeva sulle onde. Pericolosa distesa di bei ricordi e di tristi amarezze. La schiuma si gettava in aria.
Degli schizzi d'acqua la fecero trasalire.
Sfiorarono il suo viso e bagnarono le sue lacrime già abbastanza salate. Il suo pianto si raddoppiò.
Non voleva che i suoi figli dicessero addio al proprio padre.
Non poteva permetterlo!
Piano piano i giorni stavano spazzando via le sue speranze. Ogni volta che poteva andava sempre ad aspettare in riva a quella distesa blu... aspettare cosa? A volte sperava di veder tornare la barchetta di suo marito, altre desiderava almeno che ne arrivassero i detriti.
Un segno che è vivo o che è morto" pregava. Allora immaginava i suoi occhi sbarratri e vitrei, e il suo corpo freddo e immobile.
Rabbrividiva sempre a quel pensiero!
Il tramonto quella sera brillava malinconico ai suoi occhi.
Lei lo guardava con i suoi occhi languidi e il cuore le batteva come se sentisse il cambiamento che incombeva nella sua vita.
All'improvviso qualcosa apparve all'orizzonte.
Una carcassa malconcia galleggiava malamente portata fra le onde.
Le lacrime presero a scivolare sulle sue guance. Le sue mani si erano portate a coprire il viso. Non credeva ai suoi occhi.
Il pesante legno sembrava esser stato bruciato da un attacco di fulmini guidati dalla tempesta. Stava lentamente affondando eppure avanzava verso di lei.
Suo marito era lì. Vivo e sorridente!
Il mare quella volta, che probabilmente non sarebbe nemmeno stata l'ultima, l'aveva tenuta in attesa... eppure le aveva dimostrato che tutto ciò che ci può sottrarre un pezzo di sogno, con un po' di speranza può ridarcelo.

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